Maestro Pasticcere Dario Saltarelli

“L’arte di preparare dolci è molto più che saper eseguire ricette alla perfezione:
è un vero e proprio gesto d’amore.”

Dario Saltarelli : quando la curiosità si trasforma in professione
Ritratto di un artigiano e le passioni di un ragazzo

Trascorre i primi anni di vita a Padova, sua città natale, ma presto, a seguito dei genitori desiderosi di tornare nella terra di origine, si trasferisce a Castelforte , un comune del basso Lazio che gode della magnifica vista sul Golfo di Gaeta.

Terminati gli studi compie la scelta di seguire la sua vera grande passione: esercitare il mestiere appreso da adolescente quando affiancava i grandi maestri depositari dei segreti della pasticciera e pizzeria napoletana.
Apprende l’arte della gelateria italiana da maestri emiliani e siciliani dei quali ne apprezza il loro saper fare, il valore dei costumi del nostro paese e dell’italianità che lo aiuteranno durante l’esperienza professionale all’estero.
Fonda l’impresa artigiana sul “sapere tradizionale”, gestendola con l’interesse di preservare l’immenso patrimonio di prodotti alimentari tipici del territorio italiano.

Da un sogno nel cassetto con la moglie Maria pianifica e dà vita a un genere di attività commerciale unica in Italia, la Polakkeria®, con il preciso intento di far conoscere un dolce tipico della tradizione campana, diffonderne il profumo e il suo sapore originale

The Crystal Taste Award al Panettone Artigianale Classico di Dario Saltarelli

…il primo al Mondo a ricevere il prestigioso riconoscimento internazionale…
Panettoni artigianali e torte della tradizione: prodotti made in Italy dove la qualità delle materie prime rappresenta il vero ingrediente segreto

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La Doriana® – Torta Polacca
Un perfetto connubio tra una delicata crema pasticcera e l’inimitabile gusto amarognolo delle amarene

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IMPARIAMO A VIAGGIARE CON I SENSI
Superior Taste Award 2017 vince il Panettone di Saltarelli
NUOVO AMBITO PREMIO PER IL GRANDE MAESTRO CASERTANO

Un successo tira l’altro. Il panettone artigianale di Dario Saltarelli, il maestro pasticcere di Cellole, in provincia di Caserta, conquista il Superior Taste award 3 stelle. Un ambito riconoscimento che arriva dall’International Taste & Quality Institute (iTQi) di Bruxelles, l’organizzazione leader mondiale nella certificazione indipendente della qualità gustativa di alimenti e bevande. Un premio di grande valore che sottolinea l’eccellenza di ogni singolo prodotto. E quelli di Dario Saltarelli lo sono davvero! Il maestro che produce panettoni artigianali, insieme alla moglie Maria, aveva già vinto un importante premio per il suo panettone tradizionale, sbaragliando la concorrenza al concorso torinese “Una Mole di Panettone”. La loro, infatti, è un’azienda particolarmente attenta alla valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici. “Abbiamo inviato il nostro Panettone Artigianale per testarlo ad un livello altissimo quale quello della giuria iTQi – hanno raccontato Dario e Maria – e aver ottenuto le tre stelle ci ha resi felicissimi perché ci ha dimostrato che abbiamo un prodotto valido anche per il mercato internazionale. Ed il nostro successo è anche quello del nostro territorio di cui ci sentiamo ambasciatori”.

Tant’è che ogni singolo prodotto conserva le materie prime integre, rispettando qualità e profumi che solo la natura può fornire e che solo la lavorazione artigianale può preservare. A questo si aggiunge poi l’accuratezza nel confezionamento. “L’ assioma per i nostri prodotti è l’artigianalità, il fatto a mano, l’unicità e questo principio lo applichiamo anche nella fase di confezionamento degli articoli. Desiderando operare in armonia con l’ambiente e le attività economiche e sociali presenti sul territorio, recentemente abbiamo pensato a una forma di gestione integrata con le istituzioni scolastiche locali. Da lì è nata una collaborazione con gli allievi dell’Istituto Superiore “A. Nifo” di Sessa Aurunca chiamati a creare un fiocco per la confezione di un nostro lievitato pasquale 2017. Il risultato è stato stupefacente. Poter lavorare con dei giovani, condividere con loro un’esperienza e arricchirci vicendevolmente è stata una delle esperienze più appaganti vissute nella nostra azienda”. “In più, oggi – conclude Saltarelli- potersi avvalere della coccarda distintiva iTQi Award ci spinge a voler fare sempre meglio, impiegando tutte le nostre forze per valorizzare ogni giorno i prodotti che la nostra terra ci offre e con i quali, con un pizzico di creatività unita alla tradizione, è possibile dar vita a qualcosa di inimitabile, squisitamente made in Italy”.

DARIO SALTARELLI “PROTAGONISTA DI PANETTONI STELLATI”

DARIO SALTARELLI PER PANETTONI STELLATI

NUOVO AMBITO PREMIO PER IL GRANDE MAESTRO CASERTANO
Un successo tira l’altro. Il panettone artigianale di Dario Saltarelli, il maestro pasticcere di Cellole, in provincia di Caserta, conquista il Superior Taste award 3 stelle. Un ambito riconoscimento che arriva dall’International Taste & Quality Institute (iTQi) di Bruxelles, l’organizzazione leader mondiale nella certificazione indipendente della qualità gustativa di alimenti e bevande. Un premio di grande valore che sottolinea l’eccellenza di ogni singolo prodotto. E quelli di Dario Saltarelli lo sono davvero! Il maestro che produce panettoni artigianali, insieme alla moglie Maria, aveva già vinto un importante premio per il suo panettone tradizionale, sbaragliando la concorrenza al concorso torinese “Una Mole di Panettone”. La loro, infatti, è un’azienda particolarmente attenta alla valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici. “Abbiamo inviato il nostro Panettone Artigianale per testarlo ad un livello altissimo quale quello della giuria iTQi – hanno raccontato Dario e Maria – e aver ottenuto le tre stelle ci ha resi felicissimi perché ci ha dimostrato che abbiamo un prodotto valido anche per il mercato internazionale. Ed il nostro successo è anche quello del nostro territorio di cui ci sentiamo ambasciatori”. Tant’è che ogni singolo prodotto conserva le materie prime integre, rispettando qualità e profumi che solo la natura può fornire e che solo la lavorazione artigianale può preservare. A questo si aggiunge poi l’accuratezza nel confezionamento.

“L’ assioma per i nostri prodotti è l’artigianalità, il fatto a mano, l’unicità e questo principio lo applichiamo anche nella fase di confezionamento degli articoli. Desiderando operare in armonia con l’ambiente e le attività economiche e sociali presenti sul territorio, recentemente abbiamo pensato a una forma di gestione integrata con le istituzioni scolastiche locali. Da lì è nata una collaborazione con gli allievi dell’Istituto Superiore “A. Nifo” di Sessa Aurunca chiamati a creare un fiocco per la confezione di un nostro lievitato pasquale 2017. Il risultato è stato stupefacente. Poter lavorare con dei giovani, condividere con loro un’esperienza e arricchirci vicendevolmente è stata una delle esperienze più appaganti vissute nella nostra azienda”. “In più, oggi – conclude Saltarelli- potersi avvalere della coccarda distintiva iTQi Award ci spinge a voler fare sempre meglio, impiegando tutte le nostre forze per valorizzare ogni giorno i prodotti che la nostra terra ci offre e con i quali, con un pizzico di creatività unita alla tradizione, è possibile dar vita a qualcosa di inimitabile, squisitamente made in Italy”.

La”Torta Polacca” è oggi conosciuta come il dolce tipico di Aversa, città campana fondata dai normanni nell’XI secolo

1930 Archivio di famiglia

Attribuirne la paternità è certamente difficile. Ricerche e testimonianze orali ci portano ad affermare che questo dolce tradizionale era d’uso già a metà ’800 in un territorio che comprendeva i fiumi Garigliano e Volturno.

Ricordi personali di donne nate a inizio secolo, affiorano con questo dolce battezzato con il nome proprio di “Pizza Doce”.

Essa veniva servita sulle tavole dei contadini di ritorno dai campi di grano, di solito a fine giugno. In quel periodo le amarene, ingrediente essenziale del dolce, raggiungevano la piena maturazione.
Le materie prime utilizzate a quei tempi erano la farina molita a pietra, le uova fresche, il latte e la sugna. Tutti di produzione propria, ad eccezione dello zucchero sfuso di taglio grossolano da sembrare pezzi di cristallo. Quest’ultimo si acquistava in piccole botteghe o farmacie e veniva confezionato nei “salvietti”, teli di lino usati per il trasporto a casa. Allora non esistevano ancora gli imballaggi alimentari.

“Salvietta” di fine ‘800

La realizzazione seguiva precisi riti tramandati di generazione in generazione.
Si preparava l’ impasto da cui si traevano due dischi per foderare uno stampo di rame stagnato e poi la “crema gialla” per il ripieno. L’aggiunta di amarene fresche o candite completavano la farcitura.
La cottura avveniva in forni a legna, quasi sempre d’uso comune, dopo aver sfornato le pagnotte di pane. Ci si avvaleva di un foglio di carta bagnato adagiato sulla parte superiore del prodotto per evitarne la bruciatura.
Oggi, “la Doriana®”- Torta Polakka è frutto di una personale interpretazione di questo antico dolce campano.

DARIO SALTARELLI IL PASTICCIERE DEL RE

DARIO SALTARELLI IL PASTICCIERE DEL RE

Fino a meta del “600 la cucina che, grazie alle primizie che nascevano dal territorio, si trovava al centro dell’universo era certamente quella della Magna Grecia alias Regno di Napoli e la stessa cosa valeva per i vini, chiamati grecanici, che erano gli unici considerati.I Francesi però furono capaci, nonostante avessero pochi prodotti naturali, di creare la “nouvelle cuicine” e a far passare il concetto che i vini non dovevano essere molto alcolici inventando di fatto il marketing nell’arte culinaria. Napoli però, grazie soprattutto ai Borbone, ci mise poco a capire come adeguarsi ai tempi che cambiavano e generarono prodotti alimentari atti a sfamare la popolazione creando pietanze, come la pasta di grano duro, la pizza, il sartu ecc ecc che furono anche i principali protagonisti nell’elevazione ad arte della “Cucina Napoletana” , famosi i testi scritti dal Corrado e dal Cavalcanti, ed era l’unica che si potesse affiancare a quella Francese. I cuochi Napolitani (Abruzzesi, Napoletani, Pugliesi e Siciliani) chiamati dal popolo Monzù, rispetto a quelli francesi, avevano, apparentemente, un lavoro più semplice per la qualità dei prodotti che madre natura offriva dovendo solo cercare di assemblarli al meglio.I Monzù però, ispirati anche dal talento e dalla creatività dei Lazzari, riuscirono nell’impresa di coniugare il “nutrimento”, uno delle colonne portanti della nostra civiltà, e “il gusto” creando pietanze abbondanti, con molti ingredienti e variegati, ma nello stesso tempo gustosi e raffinati. Uno dei settori più importanti della cucina Napoletana è certamente quello della Pasticceria che grazie soprattutto a Ferdinando IVdivenne unica e a buon diritto possiamo dire, “Pasticceria Borbonica”. Dolci come il Babà, la Sfogliata, la Cassata, la Crema Pasticciera, la Pastiera di Grano, chiamata il dolce dei Re, sono diventati dei veri e propri prodotti di culto.
I Borbone erano dei Re che mai misero la corona amavano i propri sudditi e si sentivano, allo stesso modo, sudditi di nostro Signore, del Papa, della propria Terra e dei prodotti alimentari che essa ha sempre generato con grande generosità e qualità, basta leggere le cronache dell’epoca di come venivano organizzate le campagne e di come i Borbone crearono i primi centri studi sull’agricoltura e sulla cucina inventando si sana pianta la tecnologia in campo alimentare e agricolo.
Dario Saltarelli possiamo ben dire che è un pasticciere nato alla corte di Re Ferdinando e che, salito sulla macchina del tempo, ce lo ritroviamo come d’incanto ai giorni nostri portando con se l’amore per la propria terra, la Terra di Lavoro, e per le primizie che genera da millenni che gli hanno permesso, insieme alla sua famiglia, Maria, Giada e Luca, di creare dei prodotti dolciari degni di andare “d’avanti a un Re”. Come i suoi illustri antenati Dario, pur non avendo microscopi o macchinari di altissima tecnologia, riesce a creare dei Dolci partendo dallo studio dei prodotti del suo Regno cercando di estrapolarne l’essenza assemblandogli al meglio utilizzando solo il tatto, la vista e il gusto.

panettone-classico-artigianale-a-lievitazione-naturale-1kgDario ama la sua arte, ama i suoi dolci fino ad arrivare a dormire in laboratorio per controllare la lievitazione e nel pieno rispetto della nostra civiltà, quella napolitana, non ha bisogno di avere in quanto E‘ e lo mette a servizio degli altri attraverso quello che crea. L’unica cosa che affianca al suo talento è lo studio e l’applicazione ma partendo dall’oggettività e non dalla soggettività.
Da qualche anno gira l’Europa anche per ritirare i numerosi premi che gli assegnano gestendo questo successo nella massima sobrietà che il sommo Giambattista Vico ha inquadrato nella teoria “Boria dei Dotti” e “Boria delle Nazioni” che sono assenti nella mentalità e nella cultura napoletana.

Elenco dei premi vinti:

Torino 2016 Miglior Panettone Artigianale classico d’Italia;

Bruxelles 2017 iTQi  3 stelle oro ( massimo riconoscimento) Panettone Artigianale Saltarelli;

Bruxelles 2019 iTQi  3 stelle oro Panettone Artigianale Saltarelli;

Roma giugno 2018 – Insignito del titolo d’Ambasciatore Doc Italy per la Pasticceria

Quindi per noi dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro aver avuto Dario Saltarelli e la sua famiglia al premio “Terra Laboris” ci emoziona e ci rende orgogliosi, come per tutte le aziende che ci hanno dato una mano, sperando che anche in futuro continui a starci vicino.

Il Sindaro e i cittadini del Comune di Castelforte gli hanno donato le “Chiavi della città”.